Resoconto della gestione emergenza e bisogni del territorio - Vivi Pianoro

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Resoconto della gestione emergenza e bisogni del territorio

 

Pianoro, 5 Novembre 2024

COMUNICATO STAMPA

 

 

Il sindaco Vecchiettini: «Abbiamo gestito l’emergenza al massimo delle nostre forze, ora servono aiuti e indicazioni dalla Regione e dagli altri enti».

A Pianoro e in tutto il territorio comunale si sta finalmente uscendo dalla prima fase dell’emergenza. Dopo due settimane e mezzo dall’alluvione che ha sconvolto la popolazione, finalmente un accenno di normalità. L’amministrazione comunale ha lavorato duramente dall’inizio dell’emergenza, grazie al prezioso contributo dei dipendenti comunali, del volontariato locale e dalle squadre di Protezione civile arrivate in paese da tutta Italia per assistere i cittadini e aiutare nelle operazioni di soccorso. Nei primi tre giorni sono state ripristinate e aperte al traffico tutte le strade di competenza comunale. Pioggia e maltempo hanno innescato più di 150 frane, tenute sotto controllo da circa 20 mezzi che, in tempi record, hanno permesso alla popolazione di non rimanere isolata. In parallelo a queste operazioni sulla viabilità, il Comune ha preso in carico le oltre 400 segnalazioni formalizzate – più le numerose segnalazioni verbali pervenute a voce dai cittadini – relative a criticità di varia natura. La macchina dei soccorsi ha lavorato ventiquattr’ore su ventiquattro senza mai fermarsi, fornendo assistenza alla popolazione pianorese e intervenendo nelle abitazioni per la pulizia da fango e detriti.

«Desidero – le parole del sindaco Luca Vecchiettini – ringraziare di cuore tutte le persone che in queste settimane hanno lavorato in maniera egregia per consentire alla comunità di Pianoro di rialzarsi in piedi. Il contributo straordinario di volontari, Protezione civile e dipendenti comunali è stato essenziale e imprescindibile. Le due alluvioni che ci hanno colpito in poco più di un mese ci hanno messo in ginocchio e solo in questi giorni, passata la fase emergenziale, possiamo finalmente dire che il peggio è passato.

Come Comune siamo riusciti a gestire le operazioni di soccorso grazie ai nostri sforzi e a quelli dei tanti volontari accorsi in nostro aiuto, ma non basta. Stiamo parlando di un territorio fragile che necessita di interventi puntuali e urgenti, come la messa in sicurezza dei torrenti Zena e Savena, dei rii e di tutti i corsi d’acqua della zona. A nostro avviso è un’operazione urgente e ci appelliamo a chi di competenza: bisogna intervenire subito per permettere alla popolazione di vivere in sicurezza e tranquillità.

Per affrontare l’emergenza, come Comune siamo stati obbligati ad anticipare diverse centinaia di migliaia di euro. Chiediamo allo Stato e alla Regione un rimborso in tempi brevi, così da restituirci le risorse necessarie per consentire un ritorno alla normalità.

Siamo consapevoli che le azioni dell’essere umano possano poco contro la furia dell’acqua, specialmente se piove tanto in poco tempo come accaduto due settimane fa. Tuttavia, è possibile ed è nostro dovere limitare i danni ed è ora che la Regione e gli enti sovraordinati facciano qualcosa. Servono indicazioni chiare e tempestive per noi e per la cittadinanza».


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